È da un po’ che accarezzo l’idea di partecipare a qualche challenge libresca – a parte quelle numeriche, perché anche la mia pigrizia è sconfitta dalla praticità provvidenziale di GoodReads – e quest’anno ho deciso di provare finalmente a cimentarmi con la Read Harder Challenge 2018 di BookRiot. Per chi non la conosce, consiste in un elenco di ventiquattro caratteristiche più o meno insolite da cui farsi guidare nella scelta delle proprie letture: lo scopo è, come dice il nome stesso, di spronare a leggere in modo più “difficile”, o almeno, uscendo dalla propria safe zone.
Io ho l’impressione di barare un po’, in realtà, perché le task di quest’anno mi piacciono così tanto che, più che spronarmi a leggere libri che altrimenti non avrei letto, sembrano autorizzarmi a leggere cose che in realtà ho in lista da mezzo secolo, quindi… Per riequilibrare le difficoltà (e complicarmi in generale un altro po’ la vita^^) ho deciso a) di svolgere la challenge su questo blog, il che mi costringe a cercare necessariamente titoli che abbiano a che fare con tematiche LGBTQ, e b) tentare quanto più possibile di trovare libri in italiano (il che sarà un vero dramma e in alcuni casi probabilmente impossibile, ma insomma.^^ In molti casi ce la dovrei fare.^^)
Quindi, ecco l’elenco delle ventiquattro task. E vedremo a fine anno quante sarò riuscita a coprirne.^^
- Un libro pubblicato postumo: Il film della sua vita, Angelo Morino
- Un libro di genere “true crime”: Uno scandalo molto inglese, John Preston
- Un classico della fiction di genere (per esempio mystery, fantascienza, fantasy, romance…) Scomparso, Joseph Hansen
- Un fumetto scritto e illustrato dalla stessa persona: Fun Home, Alison Bechdel
- Un libro ambientato in uno dei cinque paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica)
- Un libro sulla natura
- Un western
- Un fumetto scritto o illustrato da una persona di colore La mia cosa preferita sono i mostri, Emil Ferris
- Un libro di letteratura coloniale o postcoloniale: Il ministero della suprema felicità, Arundhati Roy
- Un romance scritto da o su una persona di colore: Down by Contact, Santino Hassell
- Un classico dei libri per bambini pubblicato prima del 1980
- Il memoir di una celebrità
- Un libro tra quelli scelti dall’Oprah Club
- Un libro di scienze sociali
- Un libro che si legge in una volta sola: Alexis, o il trattato della lotta vana, Marguerite Yourcenar
- Il primo libro di una serie YA che non hai mai letto: Io sono buio, Kiersten White
- Un romanzo di fantascienza con protagonista femminile scritto da un’autrice donna
- Un fumetto che non sia pubblicato da DC o Marvel o Image
- Un libro di fiction di genere tradotto: Tutto quel che è tuo è mio, Sandra Scoppettone
- Un libro con una copertina che odi
- Un mystery scritto da un autore di colore o LGBTQ+
- Un’antologia di saggi
- Un libro con una protagonista più che sessantenne
- Un libro assegnato a scuola che hai odiato (o mai finito)
A occhio, credo che alcuni punti mi creeranno abbastanza problemi (e sono praticamente certa che non potrò trovare versioni italiane per tutti), ma per altri so già quali titoli sceglierò, probabilmente, e sono molto curiosa di vedere cosa ne verrà fuori.^^
Chiaramente, se qualcuno vuole unirsi è il benvenuto. Non ho ancora idea di come gestire la sfida: l’idea sarebbe di fare una recensione per ogni libro, ma non so se ne avrò il tempo e non ho ancora neanche deciso come comportarmi nel caso mi imbattessi in un romanzo che non mi piace (anche se probabilmente, conoscendomi, cambierò titolo). Quindi insomma, sarà un po’ un esperimento.
Per il momento so solo che pensavo di stare leggendo un romanzo adatto a coprire il punto 21, ma dopo averlo finito non credo di poterlo mettere in buona coscienza tra la narrativa a tematica LGBTQ, e mi toccherà quindi ripiegare su altro.^^ Per il resto, vedremo.^^
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